lunedì 13 giugno 2011

Nuova polemica sui documenti per la richiesta dell'incentivo

Gli allegati 3A e 3C del nuovo Conto Energia sollevano nuovi problemi

di Pasquale Locoro


L'Allegato 3A
L'Allegato 3A riporta l'elenco di tutta la documentazione necessaria per l'iscrizione al registro.
In questi giorni si sollevano dubbi e polemiche sul punto relativo al rilascio del Comune di competenza del titolo autorizzativo. Con queste premesse sembrerebbe che il Quarto Conto Energia vada a violare i principi della Legge 241 del 1990, "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi", in quanto tra i documenti richiesti per l'accesso agli incentivi si dice che per gli impianti con questi titoli autorizzativi:
  • denuncia di inizio attività conforme all’articolo 23, comma 5, del Decreto del Presidente della Repubblica n.380 del 2001 ove applicabile, ovvero dichiarazione di procedura abilitativa semplificata conforme all’articolo 6, comma 7, del Decreto Legislativo n.28 del 2011, entrambi recanti data antecedente di almeno 30 giorni rispetto a quella di invio;
  • copia della comunicazione relativa alle attività in edilizia libera, di cui ai paragrafi 11 e 12 delle linee guida adottate ai sensi dell’articolo 12, comma 10, del Decreto Legislativo n.387 del 29 dicembre 2003.
Il  comune competente deve cioè rilasciare una dichiarazione attestante che  la DIA/PAS oppure la comunicazione,di quanto riportato sopra, costituiscono titolo idoneo alla realizzazione dell’impianto.
Tralasciando il complesso campo urbanistico,  un'attività di edilizia libera è definita tale perchè non necessita di alcun titolo per procedere ai lavori. Quindi nel testo del Decreto già vi è una prima confusione in quanto si considera questa attività tra quelle che richiedono i titoli autorizzativi.
In virtù dell'art.1 comma 2 della Legge n.241 del 1990 la Pubblica Amministrazione non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria.
Si spera a questo proposito che il Ministero dello Sviluppo Economico possa fare chiarezza, anche perchè i Comuni difficilmente potranno fare una dichiarazione tenendo conto della complessità della problematica, sia sotto l'aspetto autorizzativo delle opere connesse che in merito agli aspetti di eventuali autorizzazioni sismiche e/o parei di ARPAC, VVFF e sanitari.



L'Allegato 3C
Nell'Allegato 3C è possibile trovare l'elenco di tutta la documentazione che bisogna trasmettere alla data di entrata in esercizio dell'impianto.
Tra la documentazione da trasmettere per la richiesta agli incentivi del quarto conto energia va trasmessa al GSE anche il "Certificato Antimafia" del soggetto responsabile (punto a3).
Questo nuovo certificato sta creando caos tra i piccoli operatori che si vedono costretti ad aggiungere altra burocrazia per l'accesso agli incentivi.
Nella "Guida all'utilizzo dell'applicazione web per la richiesta degli incentivi per il fotovoltaico per il Quarto Conto Energia", a pagina 29 è riportato:
  • Certificazione antimafia (quando previsto): è il documento con il quale viene accertata l’assenza di cause di decadenza, sospensione o di divieto e di tentativi di infiltrazione mafiosa nel caso di soggetti che intendono sostenere rapporti con la pubblica amministrazione. Il documento deve essere scannerizzato e caricato sull’applicazione Web attraverso il pulsante “Carica Documento”.
Già diverse regioni, tra le quali la Calabria, chiedono nell'ambito del procedimento unico  la produzione di un certificato antimafia, che sembra giustificato per grandi impianti.
Per i piccoli impianti dovrebbe essere permesso effettuare una autocertificazione autenticata per i piccoli impianti in modo da snellire di molto l'intera procedura e per le società fare una semplice richiesta alla CCIA di una visura completa anche della certificazione antimafia. E' da tener conto anche che per il documento rilasciato dalla Prefettura possono passare anche svariati mesi prima dell'emissione.
Al momento, in attesa di eventuali comunicazioni del GSE, o dell'AEEG, tutte le pratiche dovranno essere complete con il documento antimafia, pena l'esclusione dall'incentivo.

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