venerdì 10 dicembre 2010

Integrazione architettonica del fotovoltaico alla "luce del Sole"

di Pasquale Locoro

Disponibile sul sito del GSE la tanto attesa “Guida alle applicazioni innovative finalizzate all’integrazione architettonica del fotovoltaico”.

Sono finalmente disponibili sul sito internet del GSE le Regole Tecniche, ossia delle spiegazioni, in merito all’applicazione dei contenuti del Terzo Conto Energia.

È di particolare interesse la “Guida alle applicazioni innovative finalizzate all’integrazione architettonica del fotovoltaico”, in quanto contribuisce a fare chiarezza su un aspetto del Nuovo Conto Energia che era sembrato a molti incomprensibile o strano, cioè la categoria degli “impianti integrati con caratteristiche innovative”.
In questa guida vengono fornite delle definizioni che riguardano ad esempio la nozione di “modulo fotovoltaico speciale”, “componente speciale”, “caratteristiche innovative”, ecc.
Un concetto che viene ripreso dal Vecchio Conto Energia (e riaffermato) è quello dell’inserimento armonioso nel disegno architettonico dell’edificio. In particolare l’impianto fotovoltaico per rientrare nella categoria di impianto integrato con caratteristiche innovative non deve in alcun modo risultare aggiunto o posticcio rispetto all’edificio su cui sorge e deve essere pienamente contestualizzato rispetto ad esso (non si devono verificare interferenze significative, in termini di ostruzione alla radiazione solare, tra i volumi, le sporgenze, i camini, le antenne e i moduli fotovoltaici).
Affinchè si possa avere la “completa integrazione architettonica del fotovoltaico” l’impianto oltre a svolgere la sua funzione energetica dovrà svolgere anche alcune o tutte le funzioni che si riferiscono ad elementi o insiemi di elementi che compongono l’involucro edilizio dell’edificio.

Queste funzioni sono ad esempio:
  • garantire la tenuta all’acqua e quindi l’impermeabilizzazione della struttura;
  • garantire una resistenza meccanica comparabile con quella dell’elemento edilizio che sostituisce;
  • non compromettere la resistenza termica dell’involucro, sia durante il periodo invernale che durante il periodo estivo.
Un impianto fotovoltaico appartenente a questa categoria va a sostituire:
  • le coperture degli edifici (tegole, coperture coibentate, coperture metalliche e guaine impermeabilizzanti);
  • le superfici opache verticali (moduli per facciate);
  • le coperture trasparenti o semitrasparenti (vetri per coperture);
  • porte, finestre e facciate trasparenti (vetri per facciate e finestre).
Finalmente quindi un po’ di chiarezza su questa categoria di impianti, sul loro impatto sulla funzionalità dell’edificio e sul loro impatto estetico. Mi auguro per il prossimo futuro un ampio sviluppo di nuove soluzioni costruttive, esteticamente sempre più accattivanti e un maggiore abbattimento dei costi (sia quelli di produzione dei vari sub-componenti, sia quelli di installazione).

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